La spesa green a km 0, un bene per tutti ma soprattutto per i nostri bambini

La globalizzazione ha modificato le nostre abitudini alimentari, così come le modalità di produzione e distribuzione del cibo.

Contro il modello della grande produzione e distribuzione, accusato di aumentare l’inquinamento e ridurre la genuinità e la convenienza dei prodotti, negli ultimi tempi stanno prendendo sempre più piede le varie forme di vendita diretta, volte a promuovere le produzioni locali , abbattendo così le distanze tra i campi e le tavole.

Il cibo a Km 0 propugna un’idea affascinante, dove il produttore realizza maggiori guadagni saltando l’anello della distribuzione, il consumatore può degustare prodotti sani, freschi e di qualità a prezzi convenienti, mentre l’ambiente tira un sospiro di sollievo.
Il riavvicinamento dell’agricoltore al cittadino all’insegna di un rapporto di  conoscenza e fiducia e la promozione della produzione agroalimentare locale sono aspetti da non trascurare.

La possibilità di acquistare prodotti alimentari in qualsiasi momento dell’anno e a prezzi “convenienti”, è stata per tanto tempo l’arma vincente di supermercati e ipermercati.
Qualcosa, però, sta lentamente cambiando.

                                         

La filiera corta

Sempre più sono le famiglie che oggi si allontanano dalla grande distribuzione per tornare a quella “filiera corta” di cui ci parlavano i nonni. Dai campi agli orti, i prodotti da mettere in tavola erano quelli che venivano raccolti giornalmente. Talvolta ammaccati e non certo perfetti ma certamente genuini. Sono i cosiddetti prodotti a Km 0, che non hanno percorso autostrade e oceani e che non sono finiti in frigorifero per durare più a lungo.

I vantaggi dei prodotti a Km 0

Innanzitutto la stagionalità, ovvero il fatto di essere alimenti coltivati e raccolti in uno specifico periodo dell’anno, in accordo con la natura e con le necessità del nostro organismo e di quello dei nostri bambini. La variazione degli alimenti nel corso dell’anno porta anche a una continua varietà di cibi in tavola, e quindi a una dieta sana e bilanciata.
Alcuni prodotti, inoltre, non arrivano sui banchi della grande distribuzione e si trovano solo da coltivatori diretti, ai banchi agricoli e nei piccoli mercati di paese.

                                     

 Alimentazione sana e giochi per i bambini

Non è sempre facile insegnare ai bambini cosa sia più salutare mangiare, né convincerli che frutta fresca e verdura di stagione siano una valida soluzione per la merenda.
Molto negli ultimi anni si è però fatto nelle scuole per trasformare l’educazione alimentare in una materia quotidiana, dai libri alle mense.
Oppure andando alla scoperta di quei coltivatori che fanno vendita diretta dei loro prodotti, spesso a pochi chilometri di distanza dalle città. E scoprire insieme come e quando cresce la natura, come sono fatte le piantine di pomodori e quanto pesa una zucca appena nata.

Dove comprare prodotti Km 0

Fuori dalle grandi città è sicuramente più semplice trovare coltivatori e altre piccole realtà di vendita diretta, ma oramai anche nelle città si trovano prodotti a Km 0 sempre più facilmente. Molte le iniziative che portano i coltivatori nelle piazze ad esempio, in concomitanza con manifestazioni dedicate al territorio.
E sempre più numerose le possibilità di acquisto, anche on line, di cassette di frutta e verdura a filiera corta.

Cerca